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Questo 2013. Il mio 2013.

E' arrivato il momento di fare i conti con il 2013. Ogni anno che passa ci mette di fronte al fatidico momento in cui tirare le somme.  Confesso che a me questo momento non piace tanto, nonostante sia lì sempre pronta, con la mia minuziosa attenzione, a fare liste, bilanci, elenchi. A stilare propositi, obiettivi, desideri. Non vi ammorberò raccontandovi quello che ho in mente per il nuovo anno, non l'ho fatto neanche l'anno scorso, in verità, e mi ha portato fortuna. Ecco perché quest'anno non ci sarà nessuna lista. Ho un unico proposito che si rinnova di anno in anno, ed è quello di vivere al meglio quello che mi capita rimanendo fedele a me stessa e allo stesso tempo lasciandomi coinvolgere e travolgere dalla vita che mi passa accanto. E' stato un anno intenso, ricco di viaggi, di belle soddisfazioni, di nuove amicizie, di chili persi e ripresi, di nuove avventure, di situazioni impreviste, di delusioni e amarezze collezionate all'ordine del

In ritardo.

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Mi scuso con tutti i lettori che passando di qua hanno trovato chiuso. Lo so, sono una padrona di casa piuttosto maleducata, non vi ho fatto manco gli auguri di Buon Natale.  Ne approfitto adesso, anche se con un leggero ritardo.  Anche se, forse, dovrei più che altro farvi quelli di Buon Anno.  Ma vabbé, accettatemi (in tutti i sensi!) per quella che sono! Il mio Natale? Vorrei scrivervi che è stato un Natale bellissimo, uno di quelli che non passavo da una vita, con le persone che amo e in tutta serenità. Beh...diciamoci la verità: tutto sto idillio si è realizzato solo nella mia testa.  Ma non voglio lamentarmi, anzi riconosco che tutto sommato, nonostante alcuni momenti proprio down, è stato comunque un bel Natale. Non vi scrivo da una settimana e, qualcuno di voi si sarà anche accorto che sui social sono stata poco presente. Se state pensando ad un rapimento da parte di qualcuno, vi sbagliate di grosso. 23 Dicembre. Ho fatto il mio terzultimo esame.

Il rumore delle farfalle nello stomaco non è poi così male.

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Mi voglio fare male, forse ce ne vogliamo fare entrambi.  Ma ci viviamo . E ci prendiamo il sole, le lucine di Natale, le liti al telefono, i baci sotto il cappotto, il mare di inverno, il silenzio della sera, la tangenziale di notte, il vino rosso e le candele, le mani fredde, i caffè mancati, gli sguardi imbarazzanti, le parole non dette, le seghe mentali tenute nascoste, quello che non sappiamo l'uno dell'altro e quello che sappiamo fin troppo bene. Io sono felice, sto sbattendo la testa contro un muro...ma il rumore delle farfalle nello stomaco non è poi così male e i lividi, al momento, non mi fanno così paura.

Post it #26

Ciao. Come stai? Bene.  Che stai facendo? Sono appena tornata. dalla palestra. E tu? Sono nell'ameno paesello. Noooo. Non ci credo. Mi stai prendendo per il culo? No. Davvero. Dove abiti? Tra dieci minuti ti passo a prendere. Facciamo un quarto d'ora. Non ho opposto resistenza. Gli ho dato il nome della via e tempo 15 minuti di orologio (in cui mi sono fatta la doccia, ho scelto cosa indossare e mi sono truccata... parliamone! ) ci siamo visti. Come al solito mi ha sorpreso.

Post-it #25

Comunque sono proprio contenta della mia vita, nonostante uno stronzo continua a non farsi sentire. Esame superato! Il mio primo 27, la media si è leggermente abbassata ma non ne faccio una tragedia. Per il prof sono stata convincente. E mi basta questo. Adesso un altro tour de force.  Lunedì ho l'ultimo esame prima della partenza. Nel frattempo ho ricevuto il primo regalo di Natale. #Ssa mi ha regalato un libro con una dedica.

So delicate so pure.

[ So delicate so pure - Elisa ] Cosa vi avevo scritto nell'ultimo post? Ehm...credo che dovrò rimangiarmi quello che ho scritto perché questo è un post su testadic (quindi potete anche non leggere) . Ma quanto sono noiosa e monotematica in questo periodo? Molto. Sì, ditemelo pure. Chissà mi entri in testa e la smetto di ammorbarvi. Comunque le mie buone intenzioni di mettere a tacere tutto si sono concluse alle 13.24 di domenica mattina. Testadic mi ha chiamato, si era svegliato da poco, e mi ha sorpreso come al solito. Non sto qui a raccontarvi cosa ci siamo detti al telefono, anche perché sono cose segretissime ,e cosa ha fatto dopo, fatto sta che la sua chiamata mi ha svoltato la giornata, abbiamo continuato a sentirci fino a sera per concludere i nostri momenti idilliaci con un bell' addio . Ora non chiedetemi quanto quell'addio fosse vero, fatto sta che da domenica sera vige il silenzio stampa. E così io ieri gli ho spedito una lettera . Una di quelle scrit

Post stracciapalle del sabato sera.

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Sapevo che sarebbe successo. Io mi conosco troppo bene. O almeno credo. E conosco anche gli uomini per i quali provo un certo interesse. Ma il problema sono io. Sono io che mi annoio subito, che vivo con il freno a mano tirato, che non cambio le marce, che non cambio registro, che non cambio copione. Magari è solo un sabato sera sfigato che mi costringe a stare a casa, oppure il magone per un esame che non riesco a preparare, o la partenza e le mille cose da fare, insomma tutto mi sembra un carro armato che appiattisce il mio cuore. E allora mi viene da prendermi la testa tra le mani e staccarmela dal collo, chissà passino in fretta questi pensieri, chissà passi in fretta il pensiero di lui, questa sensazione di sentirmi completamente stupida. Perché poi tutti questi pensieri sono una bella presa per il culo, sono scuse, sono distrazioni, sono le bugie che mi racconto e vi racconto, sono le motivazioni che mi spingono a lasciar perdere. Sono un po' tutto e sono un po'

[Libri] Quattro etti d'amore, grazie.

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Quanto pesa quello che siamo? E quello che abbiamo? Un litro di latte parzialmente scremato 600 gr di zucchine 2 pizze margherita surgelate 100 gr di gherigli di noci 1 barattolo da 500 gr di Haagen- Dazs (Midnight cookies and cream) 2 chili di mandarini 1 confezione di hamburger surgelati al tofu 6 uova 2bottigliette di acqua naturale da mezzo litro 1 confezione di carote 1 bottiglietta di salsa di soia 1 costa di sedano 1 cestino di fragole 1 confezione di acqua naturale 6 lattine di Heineken 1 chilo di spaghetti Voiello 4 ciabatte di grano saraceno 1 chilo di riso superfino Arborio 1 bottiglia di prosecco 1 retina di scalogni 1 zuppa di farro precotta 1 panetto di burro da 250 gr 2 pacchi di farfalle Barilla 2 barbabietole 1 Autan spray 1 melanzana 1 barattolo di stranezza Quattro etti d'amore Niente Tutto 1 candela al muschio bianco 6 barattoli di conserva di pomodoro 1 barattolo di gelato alla fragola (

Into me like a train.

[ Precious Illusions - Alanis Morissette ] E' da tre settimane che lotto con le poche ore di sonno che riesco a racimolare durante la notte e tutti gli affanni che ne derivano durante il giorno.  Testadic non mi fa dormire, passiamo ore al telefono prima di addormentarci e quando ci salutiamo ci accorgiamo quasi sempre che abbiamo perso piacevolmente qualche ora di sonno.  E' un treno, va dritto all'essenza delle cose, veloce come una freccia, senza nessuna intenzione di fermarsi a stazioni inutili.  Mi spaventa, perché così non fa altro che farmi chiudere ulteriormente nel mio mondo. Sappi che faticherai molto con me. Tu non preoccuparti, fammi fare l'uomo. Non gli si può dire certo che con le parole non ci sa fare. E' sempre lì che scava in profondità, anticipa le mie risposte mentre io rimango stupita dall'altra parte del telefono. Le cose sono due, o forse tre. Ha avuto tante donne da capire alla perfezione come siamo fatte (dubito). N

P'tit 2013...ci sono anch'io!

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Ho scoperto, con qualche giorno di ritardo, questo magnifico progetto di Zelda was a writer e come tale non potevo non farne parte! Se vi piace fotografare, ma soprattutto se volete fermare la magia di questo mese speciale, questo progetto è stato pensato per voi! Le regole sono molto semplici, le trovate qui . Come scrive Camilla, una persona davvero speciale (credo che dentro abbia un pozzo di bellezza davvero profondo!), è un modo per impegnare la vista ma anche il cuore ! Quindi che aspettate? Io mi sono già messa a lavoro! Mi trovate su IG con il mio nick adriana_meis86 . Scambiamoci attimi di bellezza, curiosiamo uno nelle vite dell'altro, entriamo nell'intimità delle nostre giornate. Buon lavoro!

Tienimi stretta

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Scrivimi addosso. Scrivimi le storie che vorrei sentirmi raccontare quando mi sento sola.  Quando fuori è buio e sorseggio la tisana ai mirtilli guardando le luci della città spegnersi lentamente. Scrivimi addosso che mi penserai, che quando questo dicembre sarà passato, sarai ancora con me, dall'altra parte del mondo a prendere in giro la vita. Scrivimi la bellezza, raccontamela con le parole che meglio sai, ricama fiori sulla mia pelle, impara le linee del mio corpo a memoria, sfiorale con le dita. Vienimi a prendere, aspettami, guardami mentre mi specchio, definisco i contorni del mio viso con i colori, i miei occhi, le mie labbra, la mia pelle, le mie ciglia, sono consacrate a te. E non guardarmi quando ti dico che potresti piacermi, mi sconvolgi, crei un caos dentro che nessuna equazione potrebbe ordinare. Sei la causa di un disordine che disgrega ogni principio biofisico dentro il mio corpo.  Portami lontano, regalami una valigia di promesse, un libro di poes

Incontri d'autore.

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Ieri per la seconda volta ho incontrato dal vivo Fabio Volo (la prima è stata qualche anno fa in occasione della presentazione del film della Comencini , Bianco e Nero ). In realtà è stata una prima volta perché l'emozione era talmente tanta che tremavo come una scema. E poi c'è da dire che quando l'ho visto per la prima volta non ero ancora a livelli di sfegataggine incontrollata (brutta malattia che vi auguro di non avere mai!). Ieri ha presentato il suo ultimo libro, La strada verso casa , al Castello Angioino di Mola di Bari. Nonostante 70 km di distanza, la pioggia, l'allerta meteo, io e siamosoloamici siamo andati lo stesso. Confesso che la notte non ho dormito, e non perché ero ansiosa di incontrare Fabio, anzi, l'allerta meteo mi aveva così sconfortato che ci avevo rinunciato. Anche perché dovevo andarci da sola con la michimobile , il ché voleva dire:  a) fare autostop sulla statale perché mi avrebbe sicuramente lasciato a piedi;  b) inzuppament

Di aerei da non prendere e di guerre in testa.

Alla fine ho deciso che quell'aereo è meglio non prenderlo. Lo abbiamo deciso insieme . Io non sarei potuta salire prima del 15 dicembre, mentre lui sarebbe sceso qualche giorno dopo per le feste di Natale. Non aveva senso. Come non aveva senso per tanti altri motivi. Queste cose ti fanno sentire viva , ma poi ti lasciano dei vuoti incredibili . E lo so, non perché l'ho letto su qualche libro, semplicemente...provate e poi ditemi. Io di cazzate così ne ho fatte, ma le conclusioni sono state sempre le stesse. Ho preso aerei, treni, bus...tutto. Ho rincorso uomini stronzi, altri maledettamente confusi, altri ancora semplicemente privi di significato. Mi sono fatta male, ma ho sempre cercato di tirare fuori il meglio. Di vedere il bicchiere mezzo pieno. Non so se questo sarà un copione che si ripeterà, per adesso non mi pongo neanche il problema. Io e testadic abbiamo ripreso a sentirci, abbastanza spesso direi. La cosa mi pesa, ma questo è un problema mio, ché non sono abitu

Prendere o non prendere un aereo.

Ricordate il post di ieri? No, allora leggetelo . Si? Allora posso aggiornarvi sulla situazione. E continuare a scrivere. Lo so, non ve ne frega niente. Ma concedetemi questa pausa dallo studio matto e disperato. Ieri sera Testadic mi ha scritto. Poi mi ha chiamato, perché voleva sentirmi. Che ci siamo detti? Questo lo tengo per me, non vi ammorbo fino a sto punto ma non posso nascondere che è stata una telefonata molto piacevole . Ho riso tanto, ci siamo raccontati come non facevamo da tempo o come, forse, non abbiamo mai fatto, mi sono contorta centomila volte tra le lenzuola perché ho avuto un attacco di non so che allo stomaco. Non lo so, avrà avuto un effetto particolare questa conversazione. E' stato come se tutto il trascorso che c'era stato, in realtà, non fosse mai accaduto. E mi ha detto due cose: 1) che non vede l'ora di dirmi alcune cose guardandomi negli occhi ( perché io i tuoi occhi me li ricordo benissimo ) 2) di prendere un aereo per veder

Nuovi numeri.

Ciao questo è il mio nuovo ed unico numero che utilizzerò da oggi in poi...puoi cancellare sia 123456789 e 987654321. Ehm...ciao! Mi dispiace deluderti ma non ho né uno né l'altro. Li avevo cancellati da tempo... Li avrai cancellati appositamente, immagino. Certo! Avevi dei dubbi? Li ho cancellati perché non mi servivano. Rimani sempre la solita stronza. Come stai? Non so perché oggi testadic-zeta-2-o mi abbia scritto, dicendomi di aver cambiato numero.  Non aveva senso visto che non ci sentiamo dal luglio del 2012. Sì, me lo ricordo benissimo l'ultima notte che ci siamo sentiti, perché io ero fuori in vacanza e lui aveva conosciuto mia sorella in un locale. Non aveva perso tempo per dirmelo attraverso un messaggio e, non so per quale strano motivo, abbiamo finito per bisticciare, come al solito. Comunque, non mi sono fatta tante domande. Anche perché ero impegnata a fare altro. Poi però ci ho pensato. E ho risposto a quel messaggio. E' cominc

Prima di andare in palestra...

Io ho un amico carissimo . Una di quelle persone che mi è stata accanto nei periodi più bui della mia vita. E' una persona speciale, una sorta di fratello maggiore che non ho mai avuto. Fino a tre anni fa ci vedevamo quasi tutti i giorni. Abbiamo avuto non pochi momenti contrastanti, momenti in cui ci siamo scontrati, a volte anche pesantemente. Ma, quando vuoi bene a qualcuno, sai che non puoi fermarti a certi dettagli . Che le diversità esistono, e per fortuna. Poi una scelta non dipesa da nessuno dei due, ci ha portati a vivere in due realtà diverse.  Pur nella stessa città, abbiamo cominciato a vederci pochissimo.  Più o meno una volta al mese. Se eravamo (ero) fortunata due. Ultimamente ancor meno, perché mi sono impuntata sul fatto che non potevo essere sempre io a cercarlo. Ok gli impegni, il lavoro, la sua famiglia,  la sua comunità,  gli interessi diversi. Ma io? Ma il bene che dici di provare nei miei confronti? Ho smesso di andare da lui, an

La vita è troppo breve per leggere libri che non mi piacciono.

Non sono un'accanita lettrice. Non lo sono mai stata, ma negli ultimi 4-5 anni, ho incrementato i miei ritmi. Consumo  più o meno un libro al mese, arrivando quindi a circa 12 libri l'anno.  Sono poco incline al fenomeno del libro lasciato a metà , ma non nego che certi libri...proprio no. Non ce la faccio. E adesso ci sono ricascata.  E' la terza volta che provo a leggere Pirandello .  La prima è stata al quinto liceo. Va beh, sono troppo piccola per capire Pirandello. Infondo ho solo 19 anni.  Ho letto le prime tre pagine e poi ciao. Però ci ho scritto una tesina su Vitangelo Moscarda . Disillusione di un'identità . Partivo dal primo capitolo, quello sulla storia del naso e poi ci sparavo un pippone su Pirandello e le sue teorie. Che peraltro mi entusiasmavano un sacco.  La seconda è stato un annetto fa, forse due. A distanza di molti anni, decisi che era arrivato il momento di leggerlo. Anche perché non avevo più 19 anni (sigh!) e soprattutto perché dovevo

L'indiano imperterrito.

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Non so se vi ho mai raccontato la storia dell' indiano .  Scusatemi ma ho una forma giovanile di Alzheimer galoppante, oltre che di pigrizia congenita (mi scoccia andare a rivedere i vecchi posti). Facciamo finta che non la conoscete. O che comunque ve ne siate dimenticati. Un annetto fa andai alla Fiera del Levante a Bari.  E' una fiera carina, soprattutto se ti piace l'arredamento, se ti devi sposare, se hai un amore viscerale per i prodotti tipici della tua terra (vuoi mettere una bella bruschetta con mozzarella doc?) o se, come me, impazzisci per l'etnico.  Infatti la cosa più allettante di tutta la fiera, a mio avviso, è la Galleria delle nazioni : impossibile uscirne a mani vuote, soprattutto se ami darti un tocco di femminilità con orecchini, collane, bracciali e qualsiasi altra chincaglieria. Non solo, puoi anche rimodernare il tuo guardaroba, stando attenta ovviamente a non eccedere. Insomma non è proprio bello uscire con un cardigan peruviano per

[Film] Tutti i santi giorni

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Chissà cosa si prova nel non avere figli. Mi sono posta questa domanda un milione di volte. E non perché sto cercando di fare un figlio, maanchenochenellevestidimammanonmicivedoproprio . Però sono quelle domande che ogni tanto come donna mi faccio. E mi partono quei pipponi che... meglio che non vi dica. Confesso che a volte, da spocchiosa, ho troncato qualsiasi elucubrazione mentale dicendomi che se qualcuno ti ha dato un utero ostile meglio non forzare la natura e che l'IVF, per certi versi, è contro natura, come qualsiasi ostinazione per avere qualcosa che non puoi avere.  E' un ragionamento superficiale e semplicistico il mio, e lo so, perché al momento sono problemi che non mi riguardano (e spero non mi debbano riguardare in futuro) e, soprattutto, perché quando non ci sei dentro alle cose è molto più semplice parlare.  Magari se un giorno scoprirò di non essere fertile, mi prenderà un magone e una depressione che potrebbero giustificare qualsiasi mezzo per soddisfar

[Libri] Io che amo solo te.

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Ero a Polignano , dopo una presentazione, e mi ritrovo a tavola con Gianni e Annamaria Polignano -cognomen omen- con cui iniziamo a discutere di matrimoni. Per una volta non parlo ma ascolto rapito, e il giorno dopo confido loro che mi piacerebbe raccontare una storia. Tempo zero e mi invitano al matrimonio della loro cugina Daniela (con Giuseppe) - che conosco il giorno prima delle nozze- mi prestano una casa meravigliosa a picco sul mare dove scrivere, mi sequestrano a pranzo e cena a ogni mia incursione pugliese , e mi mettono nelle condizioni di parlare con chiunque abbia una storia da confessare, fino a che non trovo questa. Io che amo solo te è nato così. Ho voluto riportare questo stralcio, scritto proprio da Luca Bianchini alla fine del romanzo, perché mi sembrava un po' una giusta premessa a quello che sto per scrivervi su questo libro, che ho letto con molto piacere. Parlare di matrimoni sembrerebbe una sciocchezza, ancor più pensare di scriverci o leggerci u

Bloglovin'

Ce l'ho fatta...ora sono su Bloglovin' e credo potrebbe diventare una droga! Però l'idea di Ilaria di Pink Butterfly  mi piaceva tanto e così ho ceduto. Ora non vi dico che ci ho perso un po' di tempo per capire come inserire il blog...anzi l'ho pure scritto poco fa, però credo di avercela fatta. Che la tecnologia sia con me!

Before I die...

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Leggevo oggi su Repubblica del progetto di Chandy Chang che ha creato, partendo da un'esperienza personale, una sorta di lista delle cose da fare prima di morire, impressa poi su una parete di una casa abbandonata e trasposta poi su saracinesche, lavagne, pareti di tutto il mondo. E così oggi, nel mio pomeriggio di sano cazzeggio, ho pensato a cosa mi piacerebbe fare prima di morire. Vi assicuro che la lista delle cose è lunghissima, ma mi limito a raccontarvi i miei desideri più impellenti. Fare un viaggio a piedi, semplicemente con uno zaino in spalla e l'essenziale, chiedendo ospitalità alla gente e muovendomi utilizzando solo le mie gambe (e magari qualche volta facendo uso dell'autostop). Visitare l'India, il Nepal, la Thailandia, il Sud Africa, il Kenya e il Botswana.  Comprare una casa, possibilmente al mare. Aprirmi un bed&breakfast o una libreria. Leggere più classici possibili, in particolare Dostoevskij, Tolstoj, Kundera e i classici itali

Worl(d)s #4

Credo che la scrittura tiri fuori il meglio di noi. E grazie al progetto di Camilla, sento di metter fuori cose di me che non avrei mai pensato di dover raccontare. Nei 900 caratteri ci sono cose di me, alcune reali, altre di pura invenzione, ma sono comunque mie. Ecco il secondo scritto per il progetto Worl(d)s che trovate nel pdf di Zelda was a writer . E voi che aspettate a partecipare? L'orologio segnava ancora le 10. Aveva tra le mani la sua Moleskine, come sempre. Sulle labbra, un rossetto rosso e degli orecchini che sua nonna aveva fatto appositamente per lei con dei vecchi bottoni. Avrebbe rivisto Edoardo, in ritorno da Istanbul, ed era felice per quello. L'aeroporto era deserto. Chi poteva esserci il giorno di Natale? Solo intrepidi innamorati le cui geografie del cuore non conoscono confini. Sedeva impaziente davanti ad un caffè, mentre scriveva poesie d’amore per il suo Edo. Gliele avrebbe lette durante il viaggio verso casa. L’attesa, a volte, è madre di

In palestra (di nuovo)

Tra le ultime novità della mia rocambolesca vita c'è che mi sono iscritta in palestra.  Dopo tanti tentennamenti ma sarà proprio il caso di spendere questi soldi? [Vi ricordo che devo partire!]   Devo proprio andarci, visto che ho una litoranea che posso sfruttare per andare a correre?  Ma se mi iscrivo, cosa faccio?  No, la sala attrezzi no. Mi annoio.  Zumba? Naaaaaaaaaa. GAG? Mmmmm....direi anche no. Pump? Ecco...così magari vedranno quanto sono un tronco di legno. Walking? Ehhhh?? Mi vuoi morta? Spinning? Yes. Decisamente. Nessun dubbio. Che spinning sia. E poi guarda che fianchi, e la pancia...sì, Michi, se non vuoi diventare una vacca prima di natale, l'imperativo è unico : ISCRIVITI IN PALESTRA . Proprio quando il mio cervello si era abituato all'idea di mettersi seriamente a lavoro...è sorto un altro problema. Dovete sapere che io abito in un ameno paesello di circa 60 mila abitanti. Non siamo pochi, ma non siamo neanche tanti. Il pro

Apatia portami via.

Cominciano i weekend di scazzo. Quelli in cui non ho voglia di fare nulla, sono tremendamente asociale, pigra, ma soprattutto apatica. Fondamentalmente il problema è uno: MI ANNOIO. Ma di brutto eh. Non so che fare. Magari vorrei fare tante cose, ma niente. Riesco solo a pensare che potrei farmi un giro in bici o un giro per negozi, poi se penso che devo vestirmi o semplicemente lavarmi i denti, infilarmi la giacca e uscire mi prende una sconfidenza che ciao. Magari ho anche da studiare, ma è da sfigati studiare il sabato pomeriggio. Così come è da sfigati rimanere a casa. E io che faccio? Rimango a casa e faccio finta di studiare. Semplice, no?! Elementare Watson.  O cosa peggiore...passo ore davanti al pc. Impassibile. A leggere tweet e ascoltare musica. Che tristezza infinita. Però oggi ho fatto una cosa diversa. Ho preso il tappetino e ho fatto 9 serie di addominali (3 alti, 3 bassi, 3 laterali). Quanto sono triste?? Domani, prometto, mi invento qualcosa di più allegr

Se il bruco diventa farfalla, fa un po' paura [e cose belle dal web #2]

Ho paura. Tanta eh. Che poi non è neanche paura, ma insomma...voi esperte paladine del romanticismo, sapete bene cos'è quel sentimento che ci/vi prende all'altezza dello stomaco. Perché l'amore fa paura? Fa paura persino scriverlo. Forse usare la parola amore mi sembra un tantino esagerato. Però... nel mio stomaco qualche bruco comincia a diventare farfalla . E io non provo questa sensazione da...boh. E' passato così tanto tempo che mica me lo ricordo. Me lo dite voi cos'è? Sono confusa. Uno è sempre meno chiaro con me e ormai è palese a tutti che il nostro rapporto non è solo amicizia. Forse è chiaro a tutti tranne a noi due che ci ostiniamo a credere il contrario. Scherziamo, sorridiamo, ci abbracciamo, velatamente ci cerchiamo, ci guardiamo, ci annusiamo e poi ci allontaniamo. Io non so se ce la faccio a continuare così. Perché sono mesi che mi ripeto che non può nascere nulla, che devo partire, che merito di più, che siamo diversi, che meglio lasciar